Angeli sulla terra - Gabriele Arcangelo

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Angeli sulla terra

ANGELI SULLA TERRA


Così Dio, Vostro Padre, vi parla:
" Amati uomini del Signore, questo è un argomento di estrema importanza, un argomento che vi riguarda molto da vicino, essendo questa la mia pratica migliore di aiuto che Io abbia mai potuto veicolare nella vostra realtà. Il perché gli angeli abbiano dovuto in un certo qual modo "incarnarsi"per voi, va ricercato innanzitutto nella sfera celeste, quando il mondo angelico si spaccò in bene e male, là dove Satana e i suoi seguaci divisero inesorabilmente le schiere di sublime bellezza, rappresentate dai miei amati angeli. Il perché Io non intervenga mai con la forza o con la costrizione nel mondo delle mie creature, siano esse umane o angeliche, è già stato ampiamente spiegato anche negli altri capitoli. Ben si sappia che Io potrei anche cambiare dall’oggi al domani tutto quanto circonda voi o le mie creature angeliche, ben sapendo di farvi ritrovare, con le Mie modalità, la severa e retta via da seguire. Ma come ben sapete, ormai, Io non costringo mai alcuno, perché voglio che, chi da Me è stato creato, sia libero di amarMi per come Io esisto e per come Io sono: il Suo Dio Creatore! Essere il Vostro Dio Creatore, sapete, non è facile, anche perché voi tutti avete un’idea di Dio di assoluta negligenza delle vostre necessità o di strane modalità nel Suo modo di intervenire nella storia umana: voi non pensate, ad esempio, che se Io non vi avessi aiutato innumerevoli volte a quest’ora sareste qui, nella Vita Eterna già da un bel po’, chi magari in un praticato angelico, chi in uno demoniaco, ma sareste venuti già qui da parecchio tempo e in modo magari brusco… Essere Dio con voi e per voi implica sempre due cose ben precise: la prima, che nessuno di voi si senta oppresso o impaurito dalla Mia Immagine di Onnipotenza, perché non è questo quello che Io voglio da voi. E la seconda, che riceviate sempre e comunque grandi e innumerevoli aiuti dai Miei angeli, senza con questo che ve ne rendiate conto fino in fondo, perché non sarebbe giusto che Io vi lasciassi totalmente liberi di  agire nella realtà umana solo per adempiere alle Mie Volontà, portate con evidenza dagli angeli, e quindi senza guadagnarvi alcun merito.
Come ben sapete, ormai, voi siete qui in transito, in sosta, per purificare e redimere nel migliore dei modi, ma non è certo questo il vostro vero mondo, lo sapete bene! Il vostro vero mondo è quello della Vita Eterna, dove voi tutti approderete prima o poi, e ricomincerete a pensare solo in bene e in modo costruttivo per il bene, perché, ormai, avrete vinto il male. Ma fino a quando siete qui, i conti col male li dovrete sempre fare, non v’è altra soluzione: avete scelto voi di essere qui, l’avete chiesto a Me ed Io vi ho accontentato. Quindi dovete, per forza di cose, mettere in conto che il mondo, così com’è, va preso solo come un luogo nel quale purificare e redimere, senza dare troppa importanza al come vivere agiatamente, accumulando ricchezze o possedimenti o dedicando cure esagerate all’immagine del vostro corpo, perché, sicuramente, tutte queste cose appartengono alla modalità prettamente umana, che abbandonerete tutti, un giorno, chi presto, chi tardi, e di voi e delle vostre cose umane non rimarrà assolutamente nulla: rimarrà solo il vostro percorso fatto e come l’avrete affrontato alla luce non solo della Mia Parola che un tempo, prima di venire qui, voi avete dato per scontato che avreste accolto, ma vorrete anche prendere in esame come avevate pianificato questo vostro ritorno, che volevate quale ultimo ritorno, e dovrete, per forza di cose, prendere atto di tutto ciò che vi eravate prefissi, tutto, anche nei dettagli; vi riferirete al compito che avevate ultimato su Terderio, magari impiegando anche anni, perché avrete puntato tutto su questo vostro percorso sulla terra… e sarete voi i giudici implacabili di voi stessi, perché, quando sarete qui nella Verità, nessuno vi chiederà nulla, ma sarete voi a chiedere, chiedere e ancora chiedere. Chiederete cosa avevate concordato e, poco per volta, vi riaffiorerà la memoria di quello che eravate prima di scendere qui nel mondo e cosa volevate fare: ma se non vi saranno stati di aiuto gli angeli, cosa pensate di aver potuto fare, da soli, sulla terra? Forse pensate di essere più forti di Satana e di sconfiggerlo con modalità prettamente umane? Un essere spirituale come quello, nefando, viscido e falso, non vi lascerebbe mai e poi mai da soli in balia di aiuti angelici… credete forse che non si darebbe da fare per attaccare le vostre certezze, per instillare dubbi, quando incontrate Parole di Vita Eterna, e cercare in ogni modo di traviarvi? Ed Io, vostro Dio, dovrei far finta di niente e lasciarvi in balia di voi stessi e di quell’essere che, con i suoi collaboratori, vuole la vostra distruzione? Che Dio sarei se non vi aiutassi, e non mantenessi ben salda la possibilità costante, nella vostra vita, di incontrarMi e di salvarvi, pur rispettando costantemente la vostra libertà d’azione? Non è facile, sapete, essere Dio Onnipotente, agire nel vostro interesse e mandare aiuti di ogni tipo e magari sentirsi poco accettati o, peggio, rifiutati e oltremodo messi al bando dalla vostra esistenza! Questo è il peggior oltraggio che, voi tutti, Mi possiate fare: metterMi ai margini della vostra vita. Chi di voi, che state leggendo in questo momento, può affermare, con certezza assoluta, che Io sono al centro dei suoi pensieri e della sua vita? Ma ora che avete capito cosa sta succedendo nella vostra esistenza, qui, il perché siete qui, e cosa vi eravate prefissi prima di venire, dovreste quanto meno esserMi grati e prometterMi che cambierete radicalmente il senso della vostra esistenza ora, alla luce di quanto Io vi dirò nel piano Vitale che voglio offrire a tutti voi come grande aiuto per la vostra corretta redenzione, per avviare felicemente una conclusione al capitolo ritorni che, Mi auguro con tutto il cuore, voi vorrete sospendere per sempre! Ed è anche giusto che Io, quale Unico Vostro Dio, vi spieghi in quali molteplici modi vi ho aiutato, senza interrompere il filo logico degli eventi, così come voi li avete voluti, senza interferire nella vostra storia  umana; questa è la grandezza del Vostro Dio: amarvi e rispettarvi, senza agire nella vostra vita con la costrizione e, semmai, onorarvi con continui aiuti, di cui l’incarnazione angelica rappresenta uno dei più concreti e sereni sussidi spirituali, che mai voi avreste anche solo potuto lontanamente immaginare. Infatti, un giorno, diciamo così come quando voi iniziate un racconto, venni in visione nella realtà umana, diciamo pure che feci una passeggiata nel parco dell’umanità, e con grande sorpresa Mi accorsi che l’uomo si affannava, con grandi sforzi, per trovare una giustificazione logica ai suoi perché esistenziali, senza però conoscere ancora la Verità, che prima venne portata dai profeti, poi dal Mio Amatissimo Figlio Gesù.
Allora Io, per primo, quando vidi che nell’umanità si andavano delineando certe modalità fatte di falsità, di onori a divinità che di divino avevano ben poco, e quando vidi che l’uomo necessitava ormai di entrare in contatto spirituale col Suo Unico e Vero Dio, ebbi una grande idea... Anche Io posso avere idee, credete forse di no? Io sono un divenire continuo, rinnovato di mille fresche e radiose idee tutte belle, giuste e sante, ma soprattutto intrinseche di praticati angelici in vostro favore. Sapeste quanto è grande il Mio amore per tutti voi! Forse, se veramente ve ne rendeste conto, fareste l’impossibile per conoscerMi ed amarMi attraverso le Mie Scritture, le uniche che vi possono fare innamorare di Dio, perché la Sua Parola è quella che vi deve parlare all’anima e far scaturire in voi la fiamma ardente, che vi farà dire: “Mio Dio, dove sei? Voglio amarTi con tutto il cuore, abbandonerò, d’ora in poi, ogni mio desiderio, ogni mia presunzione per Te, Unico e vero Dio, che amo con tutto il mio cuore!” Ma anche se voi, ora, non pensate questo, sappiate però che c’è chi lo pensa per voi e che vuole in ogni modo farvi seguire la strada giusta per ricondurvi a Me! Gli angeli: i miei amatissimi angeli, messaggeri dell’amore divino, della gioia e del gaudio che irradiano il Mio Amore per voi tutti! Se non ci fossero loro… Ma come è iniziata l’opera degli angeli sulla terra?
Ve lo spiegherò subito, ma prima pensate questo: sarebbe bello se, una volta terminato di leggere questo capitolo, qualcuno di voi pensasse: “… Non era proprio questo, quello che io pensavo di Dio! Non avevo capito niente, e nemmeno sapevo amare Chi avrei dovuto amare al di sopra di ogni cosa… perdonami oh Dio, d’ora in poi io ti amerò con tutto il cuore, affinché un giorno io possa, con gioia, riunirmi a Te, mio sommo e unico bene!” ConcedeteMi la passione, in queste Mie parole, un pizzico di passione piace nelle parole del Signore, piace a voi tutti, mie creature, che associate sempre questo attributo nei vostri sentimenti, nelle vostre imprese, nelle vostre scoperte e in ogni cosa sia frutto dell’espressione dell’anima! Come dicevo, un giorno, andavo per vie reali di umanità e Mi capitò di pensare questo: “L’uomo non potrà mai redimersi da solo, e nemmeno elevare la sua condizione solo con i propri mezzi: farebbe davvero un percorso troppo lungo, come mia creatura scacciata dall’Eden, e che deve riunirsi a Me, ospitato sul pianeta demoniaco; ma come potrebbe mai uscirne a testa alta, senza l’aiuto del Suo Dio?” Questo e mille altri discorsi, scaturiti dall’idea di base, Mi portarono a pensare che se Io avessi regolato il mondo angelico nella fattispecie umana, questa avrebbe senz’altro intrapreso una via di elevazione ben più veloce e concreta, di quanto si andava delineando ai tempi in cui erano sorte le prime civiltà. Allora feci una proposta ai miei amati angeli: voi sapete bene come sono Io. Non amo imporre, mi piace proporre e ascoltare le iniziative di chi ho creato, perché è l’intelligenza delle mie creature il veicolo che le condurrà a Me; e, per intelligenza Io intendo ciò che comporta l’essere lasciati liberi di scegliere tra cose giuste e costruire percorsi formativi, che elevino sé stessi e che avvicinino le mie creature a Me, come si addice ad un buon maestro che deve condurre per mano i suoi allievi, con amore e con il massimo rispetto per le loro idee e per le loro aspirazioni.
Detto questo, Io proposi agli angeli una cosa: chiesi cosa avrebbero fatto loro, al Mio posto, per aiutare l’uomo a redimere e a salvarsi da una condizione di purificazione, che non era certamente la realtà ottimale per la sua costituzionalità spirituale, ed originalmente angelica, alla quale egli avrebbe dovuto riunirsi. In questa vivace riunione, a cui presenziarono tutti gli angeli dei nove Cori angelici, si sollevarono molte proposte, tutte molto interessanti, ma non abbastanza dal farMi pensare di essere arrivati veramente all’idea che Io cercavo: ad un certo punto, alzò la mano un angelo, giovane, molto giovane, forse un po’ meno sicuro di sé rispetto agli altri suoi compagni, tutti più anziani di lui. Era l’angelo che Io avevo amato di più, un tempo, quando successero i brutti fatti che divisero gli angeli della luce da quelli delle tenebre… un angelo che con Gabriele, Suo maestro, aveva osato molto, offrendo il massimo sacrificio di sé, pur di rincuorare le ferite del Suo Dio, causate dalla tracotanza di Lucifero: l’angelo di sublime bontà e umiltà di nome Amerio. Ora, in quel tempo, non era ancora successo quello che sapete, e che sarebbe successo solo dopo migliaia di anni, con l’incarnazione angelica per eccellenza che lui fece col nome Maria. Una cosa sapeva bene però, Amerio: essere a Mia totale disposizione con estrema umiltà, ma con grande fierezza, una fierezza che Mi era sempre piaciuta molto e che faceva di lui un angelo amabile e buono, dotato di nobili ideali. Amerio, infatti, in quella seduta disse con tono concitato: “Io un’idea, Sommo Creatore, ce l’avrei: non per mirare ad ambiti titoli ti dico questo, ma perché credo di aver capito quale sia il problema più importante dell’uomo, che ancora non conosce nulla della Tua Bontà, né della Tua Misericordia, tanto meno della Tua Presenza nella sua vita. Perché non mandi noi con una presenza concreta, nelle modalità terrestri del male come quando Lucifero venne scacciato sulla terra, incaricandoci di essere lì come anime incarnate nella natura umana, permettendoci così di esprimere nella nostra vita quello che noi siamo per Te e per l’uomo, ignaro di cosa siano veramente gli angeli del cielo?
Pensavo ad un tipo di incarnazione angelica più responsabile e cosciente, rispetto alle prime che ci hai concesso, per ostacolare il male sulla terra, come ad esempio con la presenza di Abele; sai che il suo sacrificio è servito a farci conoscere il vero amore di Dio sulla terra, quello che accetta di assorbire il male a scopo di bene, cosa anche a noi angeli difficilmente conosciuta prima di allora e cosa assolutamente nascosta all’uomo. L’uomo ha bisogno di concretezza estrema, di cose che vede, sente o tocca, perché la sua fase evolutiva non è ancora stata avviata al punto tale da soddisfare la ricerca spirituale in modo adeguato alla ricezione delle Tue Verità. Occorrerebbero delle persone che si occupassero, nella loro vita, di diffondere le tue Verità, quale unico compito da portare avanti, lavorando così per Te e per il genere umano. Così sarebbe soddisfatta anche la necessità di costituire un popolo eletto, che abbia il compito di diffondere nella vita pratica laTua Parola, che prima potrebbe essere veicolata da un profeta, o più profeti, quegli inviati che, fino ad oggi, siamo noi, anche se tali solo nella realtà angelica. Ma se noi ci incarnassimo per portare sulla terra queste Tue Parole di Vita Eterna, insegnando all’uomo come deve agire, pensare e vivere di conseguenza, egli facilmente e correttamente potrebbe riunirsi a Te, senza turbare l’equilibrio delle sue leggi fondate sulla libertà di scelta. A me sembrerebbe una buona idea, Creatore Amatissimo, anzi, io sarei il primo ad offrirmi per tale compito, se tu me lo consenti, e offrirei tutto pur di affrontare quel posto desolato sulla terra, che è il regno di colui che Tu Stesso, un giorno, hai scacciato per colpa della sua tremenda presunzione! Io sono qui, Signore, sono il tuo servo Amerio: fai di me quello che Tu vuoi!”
Le sue parole, così piene di ardore e di affetto, sia per un’impresa ai limiti del sacrificio angelico, sia per un compito assolutamente elevato e santo, scatenarono in Me una sorta di gratificante accettazione e, nella Mia Serena gioia, dissi a tutti gli angeli del Cielo, che in silenzio avevano ascoltato le belle parole di Amerio: “E sia, Amerio! Anche stavolta hai conquistato la Mia fiducia e sarai proprio tu ad essere il più grande profeta della storia umana che avrà il compito di portare la Mia Parola nel mondo e da te, verranno fondate le basi di quello che Io ho voluto quale popolo eletto, un popolo che, nella terra di Israele, darà origine alla stirpe di grandi profeti e uomini di Dio, che avranno il compito di portare a tutti, quali Miei sacerdoti, la Mia Parola di Salvezza. Ricorda Amerio: grande sarà la tua fama su tutta la terra, il tuo nome sarà un nome legato a leggendarie imprese e, per primo, tu ti rivolgerai al faraone egiziano che sta compiendo atti sacrileghi nel nome di un dio, che non sono Io, e che tra poco tempo anche lui dovrà accettare quale Suo Dio Vero e Unico. Satana sa di questa impresa e perseguiterà quel popolo in ogni modo possibile e immaginabile. Lui scriverà con parole di sangue le loro misere condizioni e le loro sofferenze: ma essi avranno te, un liberatore che li condurrà fuori dalla terra d’Egitto e che li farà approdare, aprendo le acque dei mari, nella terra promessa, quella terra che Io avevo promesso già ad alcuni Miei fedeli. Ora è il tuo momento: a te l’onore di iniziare la grande stirpe profetica col nome di Mosè, Mio amato arcangelo Amerio, degno di lode e onore da tutti Noi del Cielo! Che il tuo nome entri quale nome biblico per eccellenza, e a te saranno elevati gli onori di un popolo che, solo nell’accettazione della Mia Parola, saprà di essere stato scelto solo per garantire e diffondere correttamente la Mia Parola nel mondo! Vai, e che la pace di Dio ti segua sempre. Ti chiamerò Io, un giorno, e saprai così chi sei e perché sarai stato lì e con quali elevatissimi compiti! Confido in te, Amerio, messaggero di divina saggezza. Vai, ora, è giunta l’ora”.
Così Io parlai quel giorno e dopo la discesa di Amerio, che con il suo spirito angelico si identificava nell’anima di Mosè, si aprì l’era profetica, seguita da quella in cui il popolo ebraico conservò e diffuse ovunque, il culto alla Legge di Yahwéh, alla Legge del Dio Vero e Unico, prima che iniziasse un giorno, un’altra era, quella messianica della discesa del Mio Amatissimo Figlio Gesù. Anche stavolta Amerio era lì pronto ad accogliere il messaggio di salvezza divina nel generare senza memoria alcuna né del suo essere di origine angelica, né con altre spiegazioni, che non fossero il saluto e il messaggio di Gabriele, che Dio aveva deciso di scendere nella natura umana cambiando totalmente le modalità inerenti al popolo eletto che, dopo Gesù, non ebbe più senso di esistere come tale. Io avevo predetto a quel popolo un’era messianica dove il lupo poteva pascere con l’agnello, ma ad una sola condizione, diversamente si sarebbero aperte per quel popolo le porte di Satana, per non aver voluto ascoltare la Parola del loro Dio. E così è stato. Ora Io mi auguro di tutto cuore che, anche quanto ha chiesto Maria, quel popolo sia accettato nel nome della sua libertà e del suo onore, che, dopo anni e anni di sofferenze, gli spettano. Il maligno si scaccia amando Dio e accettando anche il Suo Amatissimo Figlio Gesù, vissuto, morto e resuscitato per tutti, anche per loro. Il popolo ebraico conoscerà la pace, la serenità e il benessere duraturo e solido solo se, anche stavolta, smetterà di inginocchiarsi solo di fronte a Me, ma imparerà ad inginocchiarsi anche di fronte a Gesù, Figlio di Dio."

Parola di Dio


 
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